sabato 13 ottobre 2007

nostalgia

Ci sono anime che hanno stelle azzurre, mattini sfioriti tra le pagine del tempo, casti cantucci che conservano un antico sussurro di nostalgia e di sogni. Federico Garcia Lorca

sì, nicola. basta poco.

i ricordi capitano, all'improvviso. quando meno te lo aspetti. e ti ritrovi impreparata, sopraffatta da un groviglio di emozioni che non ti fa trattenere una lacrima. proprio no. ti avvinci piano a quella bambola uguale alla tua. anzi, no. è la tua. Camilla. ti ritrai e sorridendo non riesci a giustificare gli occhi umidi con una collega adulta che un po' ti prende in giro. ti avvicini ancora, esitante e stupidamente felice, al banchetto che espone i giochi di una volta. anche lei è lì, la tua bambola di stoffa. vorresti prenderla, stringerla forte e consolarla,perché sarà confusa e spaesata in mezzo a quegli altri giochi che non conosce. alla fine con un po' di amarezza ti rassegni a fare l'adulta, ti volti e prosegui oltre. ma avresti voluto tanto rapirla e portarla via con te, di nuovo.

un pomeriggio come tanti, tra le strade grigie di una roma stranamente bagnata. un pomeriggio in cui ti capita di entrare in un supermercato. e un ragazzo giovane, più giovane di te, ti fa notare, vicino alla cassa, dei tubi bianchi con strisce blu e scritta rossa. sei sorpresa di trovarli ancora. sei stupita che ne sia attratto anche il ragazzo davanti a te. e li compri. devi. quando ti capiterà ancora di ritornare bimba, così, in un momento, senza fartene accorgere da nessuno? di assaporare in segreto le ginocchia sbucciate, gli abbracci e i sorrisi di tua mamma, il solletico di tuo papà, il topino dei denti, il pongo, le dita macchiate d'inchiostro..? basta succhiare una galatina...

a roma continua a piovere. non sembra possibile. un umidità insistente, che scava anche l'anima. pensi di distrarti dal torpore uscendo allo scoperto. così, con la scusa di compare dei biglietti per il concerto di ludovico einaudi faccio un giro all'auditorium approfittando della compagnia di un amico. ed ecco, la malinconia mi tende nuovamente una trappola. banalissima. dei mattoni ruggine, ruvidi, solcati da ordinate fughe grigie. danno l'idea di essere ricoperti dai brillantini. la stessa immagine che ti aspettava al ritorno da scuola, dai giochi in cortile o in strada, dal lungo viaggio per le vacanze estive. quel grande palazzo rosso, magari non tanto bello. ma con gli abeti davanti. con l'orto un po' più in là, con i piselli e i cetrioli. con la ghiaia dietro, davanti ai garage. con il cancello che era tuo compito aprire e chiudere, con le tue prime pedalate su una biciclettina grigia. con i vicini strani che facevano paura e quelli che ti erano simpatici. con un campo di granturco vicino e le galline nell'aia della fattoria di fronte. no, magari non tanto belli, quei mattoni rossi, per gli altri. ma per me sì. erano casa.

Rèves de moi amour perdu
Rèves moi, s’il neigera
Je suis vent et nostalgie
Je suis où tu vas

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mannaggia a te, ora ho capito il perchè di quella foto..Chi avrebbe potuto mai sospettare che ti passassero tutte queste cose per la testa canuta !!:-)!! lì all'auditorium?? Ma Neanche G.C. Giacobbe con le sue deduzioni demenziali ci sarebbe potuto arrivare!!

PS.Solo ora ho capito quanto sarà bella la festa del cinema!!
Ci vediamo presto, o pa(j)eca nostalgica che non sei altro

Anonimo ha detto...

3 Canzoni sulla mancanza, sulla nostalgia e sulla malinconia

1) "O-vun-que sei,
se ascolteraaaaaaaaaaàaaaaai,
ac-can-to a te
mi troveraaaaaaaaaaàaaaai..."
("Road to Casahirta - reprise")

2)"Capo d'Africa, stanotte
si parte e si va via
lontani quel tanto che basta
per guadagnarci la nostaligia...
Stanotte notte bianca
che nessuno la può dormire,
c'è qualcosa che ci manca,
che non sappiamo
definire..."
(Francesco De Gregori)

3) "Come una luce da un finestrino
di treno la vita vola,
lascia lacrime di madreperla fra le nostre lenzuola,
e, se provi a voltarti indietro,
non c'è molto da raccontare...
ma, forse, siamo solo noi
che non sappiamo guardare"
(ancora De Gregori)

arabella ha detto...

ragazzi ma qui sembra che io sia una ragazza triste e malinconica....no! ma forse in quanto a nostalgia ho preso un po' da papà... :-)